Intervista a Andrea Tomat Presidente Lotto Sport)
Le aspettative sono di un atteggiamento più restrittivo delle banche, anche se oggi è difficile capire in che misura si dispiegherà dopo l'intervento dei Governi e delle Banche centrali. «In attesa che ciò avvenga – osserva Andrea Tomat, 51 anni, presidente e direttore generale di Lotto Sport Italia e Stonefly – è scattato nelle aziende l'allarme capitale circolante». Che dovrebbe essere disattivato dal fondo veneto anticrisi da 300 milioni: un salvagente per ovviare ai problemi di liquidità e di circolante.
Lotto Sport è un'azienda attiva nell'abbigliamento sportivo, che l'anno scorso ha realizzato un consolidato di 170 milioni nell'area Emea, «300 considerando i ricavi globali», come precisano dall'azienda. La multinazionale veneta è impegnata in un poderoso sforzo d'internazionalizzazione che ha richiesto leva finanziaria.
«Tutte le aziende oggi prevedono una contrazione della domanda – sostiene Tomat – con effetti sulla gestione delle scorte, del credito e degli incassi. Insomma la domanda è: come finanziare la tensione sulla liquidità?».
E le aziende che cosa fanno?
Stanno adeguando l'offerta e questo comprimerà i margini. Inoltre bisogna procedere al taglio dei costi di struttura che non saranno immediati. Complessivamente le aziende avrebbero bisogno di 5-6 mesi per adattarsi alla nuova situazione.
E nel frattempo?
Torna utile, per esempio, il fondo di garanzia veneto, un cuscinetto finalizzato a concedere alle aziende il tempo necessario per superare la fase critica.
Non è più tempo di leva finanziaria. Che fare?
Per quanto ci riguarda, anche quest'anno cresceremo: 320 milioni di fatturato. Stiamo rispettando tappa per tappa il programma di sviluppo del 2006 e non avvertiamo atteggiamenti stringenti delle banche.
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